Debito Pubblico Italiano

sabato 5 novembre 2011

Bancocrazia portami via!

La bancocrazia, per la gioia dei complottisti che ne parlano da tempo immemore, sta uscendo allo scoperto. Scenario della messa in scena è la Francia, precisamente Cannes dove si svolgeva il G20. Il G20 si era aperto con il botto, con Papandreou che spaventa tutto il pianeta con la proposta di referendum sul pacchetto di aiuti, e l'Italia che vede il suo spread salire fino a livelli vertiginosi. Europa e occidente preoccupati, ovviamente: alla debacle di uno di questi due Stati, adieu Euro, adieu capitalismo. E poi tutto d'un fiato, Papandreou, con la stessa sorpresa con cui era stato annunciato, ritira il referendum e annuncia che la Grecia accetterà gli aiuti e attuerà ulteriori misure di austerity. Cosa non può fare la bancocrazia! Si può solo immaginare come Francia, Germania, BCE ed FMI hanno ricattato il premier greco. In ogni modo la Grecia, ora, andrà avanti con misure di austerity, allungando l'agonia della popolazione.



Ma ogni ricatto non cancella la realtà, non cancella la situazione economica greca disastrata. Infatti, per chi ancora non crede nella debacle europea, la Grecia è FALLITA. Lunedì, i titoli a due anni greci hanno raggiunto un rendimento del 96%. Non vorrei fare il guastafeste, ma nemmeno il periodo più florido dell'America nè cinese potrebbe ripagare un tasso del 96%. Quindi, per l'ennesima volta, è bene ribadire che la Grecia è già in default, è già fallita ed è tenuta in vita solo dalle "macchine" degli aiuti europei. Ogni misura d'austerity è inutile, non c'è crescita, non c'è ricchezza: se si capovolgono tutti i cittadini greci per privarlo di ogni centesimo, non si raggiungerà mai l'entità del debito pubblico.



Se per la Grecia la situazione è persa, per l'Italia non va meglio. Per un economia che siede nel G8, la denuncia di mancanza di credibilità è quanto di peggio possa esserci. Quindi, alla mancanza di crescita, alle inadeguate riforme, ora si aggiunge anche la mancanza di credibilità, il tutto mentre lo spread sale fino al nuovo record di 462 pb con un rendimento di 6.42%. Soluzione del G20? Commissariamento. Già, dal G20 siamo usciti commissariati da FMI e BCE che arriveranno in Italia per vigilare sulle riforme promesse ogni tre mesi. E intanto, mentre Berlusconi si rifiuta di fare un passo indietro, la maggioranza si assottiglia. Ma poi: su quali riforme "promesse" FMI e BCE dovrebbe vigilare? Non c'è alcuna riforma in cantiere utile per la crescita o per la riduzione del debito. Attualmente c'è solo l'immonda idea di cancellare l'Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori che è più dannosa che altro: eliminando il licenziamento esclusivamente per giusta causa, ci sarà un ondata di licenziamenti con una minore redistribuzione di ricchezza, ergo una minore gittata fiscale statale ed un conseguente aumento del debito pubblico. Non è il taglio al costo del lavoro la soluzione, anzi, la soluzione non c'è. Il problema, come più volte abbiamo detto, è strutturale, il vero problema è la crisi di sovrapproduzione, ciò che si produce non trova sbocco, e per di più l'economia attualmente è tutta incentrata sulla finanza. Intanto siamo commissariati e, paradossalmente, dobbiamo avere più paura di BCE e FMI che di Berlusconi. Infatti, Berlusconi prima di fare una qualsiasi riforma deve pensare 10 volte, visto che il suo potere è legato all'elezione, mentre per BCE ed FMI questo problema non c'è visto che il loro potere è imposto e possono scatenare le più terribili riforme sulla popolazione, senza che noi, politicamente, possiamo fare molto. Attendiamoci quindi maggiori tasse per tutti, forse una patrimoniale ed anche un prelievo forzoso dai conti, dismissione del patrimonio pubblico, aumenti delle accise.
Tutto mentre l'opposizione tutta non fa altro che ripetere lo stesso ritornello da 20 anni "dimissioni". Il problema non è il governo, questo ha solo la colpa di aver accelerato la crisi, ma la sinistra si dichiara ignorante ed inutile continuando ad accusare il governo della crisi: Berlusconi è una merda, ma non è ancora in grado di creare una crisi mondiale.



Insomma, nonostante Berlusconi vuole sminuire il commissariamento, dichiarando che è stato lui a chiedere "certificazioni di lavoro" ad FMI e BCE, la realtà è che l'Italia non è più sovrana e che non si penserà più agli italiani, per la speranza di ri-elezione, ma questi saranno considerati, peggio di ora, come tasse che camminano.

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