Debito Pubblico Italiano

lunedì 24 ottobre 2011

Prove di crollo: Italia e Spagna bocciate.

Droga: questa è la soluzione della BCE. Si, la droga, la BCE droga i mercati per tenersi a galla, per tenere a galla il sistema, tiene a galla l'UE, tiene a galla Italia e Spagna. Per chi non lo sapesse, venerdì il fallimento del sistema si è affacciato di nuovo sull'UE.
Tutto è partito a metà settimana: come una doccia gelata, arriva la notizia che l'agenzia di rating Moody's ha messo sotto osservazione i conti pubblici francesi. La risposta dei mercati arriva all'istante, con un aumento dello spread tra titoli francesi e titoli tedeschi che arriva a 115 punti base (record per la Francia). Un simile crollo dei titoli francesi, seconda più grande economia dell'Eurozona, non poteva passare inosservata e così è stato. Giovedì lo spread dei titoli Italiani e Spagnoli rispetto ai bund tedeschi, sulla scia di quelli francesi, si è allargato, ed alla chiusura dei mercati lo spread btp/bund era a quota 394 punti base, con il rendimento dei btp decennali arrivati a quota 5.95%. Ma il peggio non era passato: Venerdì mattina, verso le 11, i titoli italiani hanno raggiunto un rendimento del 6.03%. con uno spread intorno ai 411 punti base. Situazione simile, anche se con valori più bassi, si è vissuta in Spagna. Dopo aver superato i 400 punti base, la BCE scende in campo, e decide di acquistare btp italiani e bonos spagnoli, abbassando spread e rendimento. Alla chiusura dei mercati, lo spread btp/bund era sceso fino a 388 punti base.
Ma, in pratica, questo cosa significa? Ricordiamo una cosa: dal 5 Agosto, giorno in cui i titoli italiani hanno sfondato la barriera del 6%, la BCE acquista titoli italiani. Ne ha acquistati regolarmente fino a metà settembre, per poi diminuirne gli acquisti man mano. L'acquisto dei titoli da parte della BCE rappresenta una droga per i mercati, visto che abbassa artificiosamente i rendimenti dei titoli degli stati a rischio. Nella settimana in cui la Francia mostra i primi veri segni di sofferenza alla crisi, Spagna e Italia crollano in modo vistoso, dimostrando la loro inefficienza in campo economico e l'inaffidabilità dei propri titoli. Il fatto che la BCE ogni tanto è obbligata ad acquistare titoli, dimostra come l'economia italiana sia comparabile ad un vegetale: vive solo perchè attaccata alle macchine. Se non fosse per la BCE, probabilmente il bel paese sarebbe diventato un Paese fallito già qualche mese fa...
Tutti gli acquisti della BCE, tra le altre cose, commissariano il Paese. Ricordo che da quando la BCE acquista i titoli italiani, il governo ha varato ben 5 manovre finanziarie volte a tagliare qui e lì la spesa pubblica, tagliare pensioni, fondi. Insomma, la BCE acquista titoli in cambio di riforme e il governo riforma tagliando alla povera gente. Ok, tralasciando il fatto che io non credo che il sistema e quest'economia possa guarire, il fatto che il governo non ci stia nemmeno obbiettivamente provando è decisamente grave. Come si pensa di tagliare il debito pubblico senza una vera manovra per la crescita? Tassando la popolazione, si taglia il potere d'acquisto, si diminuiscono consumi e occupazione e quindi la gittata fiscale dello Stato crolla. Immagino che questo un economista come Tremonti lo sa. Ma allora perchè si diverte a tagliare qui e li? L'unica risposta che mi viene, è un paragone con gli Stuart in Inghilterra e con l'aristocrazia in Francia durante i periodi rivoluzionari, in cui si dimostrarono miopi e testardi di fronte all'imminente fine.
Se con una piccola scossa come l'avviso alla Francia, cosa succederà quando ci sarà il terremoto greco?



Io ribadisco il mio pensiero secondo cui il sistema ha raggiunto il punto di non ritorno, cioè quella situazione in cui non ci sono modi che salvino il sistema senza gravi traumi per le economie e le civiltà di tutto il globo, ma se proprio ci fosse un modo per salvare il sistema il nostro governo non lo segue, il nostro governo si sta dimostrando inadatto al compito, con il loro mondo benestante parallelo alla realtà e con la vista offuscata dai propri interessi di classe, chi paga il prezzo più alto siamo noi, la povera gente. Il condono fiscale ed edilizio non favorisce la crescita, la libertà di licenziare senza motivo un operaio nemmeno. Anzi, paradossalmente diminuisce ancora di più la gittata fiscale, aumentando quindi il debito pubblico. Ma ai nostri politici, ai nostri governanti, alla classe borghese oggi dominante non interessa e si approfitta del nostro stato vegetativo, al nostro stato di dormi-veglia per distruggere gli ultimi residui di Welfare State. Fin quando la popolazione che realmente paga questa crisi non prenderà iniziativa, la situazione non migliorerà. Prepariamoci a tempi duri.

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